Que reste-t-il de notre SANREMÒ ovvero sono passati solo due mesi e ci siamo già dimenticati tutto

Ma ve lo ricordate Sanremo? ma sì dai, quella gara canora con millemila cantanti, millemila polemiche, il vincitore che lo sanno tutti chi è già tre mesi prima ma poi tutti si meravigliano, quella trasmissione che monopolizza il palinsesto RAI e anche quello delle altre reti, nel senso che non c’è storia e si guarda Sanremo e basta. Ve lo ricordate? mmm mmm

In effetti dopo una settimana in cui non si parla d’altro, la risacca mediatica creata da Sanremo si ritira e si spegne dopo manco dieci giorni, i meme che ci hanno fatto impazzire sono frollati dopo tre ore dalla loro emissione, le canzoni che sentiamo alla radio sono sempre le stesse e nove volte su dieci quasi non le riconosci tanto sono cantate diverse dalla sera prima, che al primo ascolto sembrano delle c*g*t pazzesche, al secondo anche e poi le canticchi per forza d’inerzia.

Vabbè, allora per chi ha visto tutte le serate e le vuole rivedere, per chi ne ha viste la metà, per chi non le ha viste, per chi dice di non averle viste MENTENDO spudoratamente, ecco a voi un mirabile, fulminante, chirurgico ed esilarante riepilogone sanremese, scaturito dalla pirotecnica penna di Paola Antonelli, grande appassionata di musica, sanremista doc nonché mia pregiata collega. Vamonos!


Cosa resterà di questo Sanremo

Anni come giorni son volati via…

Ma pensando a tutte le serate dal 7 all’11 febbraio 2023 sarebbe più opportuno dire giorni come anni son volati via. Dopo settimane di polemiche, non polemiche, dietrologie e dibattiti non possiamo fare a meno di chiederci…cosa resterà di questo Sanremo 2023?

Afferrato e già scivolato via

Nonostante sia stata una delle edizioni con le serate più lunghe del secolo (ogni sera finiva almeno alle 2).

Cosa resterà e la radio canta

Nonostante mai come quest’anno le canzoni siano state meno incisive del contorno di intrattenimento, pur sempre imprescindibile nella “settimana santa”. Eppure alcune canzoni si stanno ben facendo strada.

Ma ora torniamo indietro a dove tutto è iniziato…

7 febbraio 2023 PRIMA SERATA si comincia

E se l’attesa di Sanremo fosse essa stessa Sanremo? Fantasanremo, leghe, bonus, malus, gente che torna dai gloriosi fasti degli anni 90, Anna Oxa, Gianluca Grignani, il Festival è iniziato almeno un mese prima.

Benedice la prima serata niente meno che Sergione Mattarella. Le vogliamo tanto bene Presidente, ovunque proteggi.

Tutti: “Presidente ahahah ma non le hanno detto che stanotte si fanno minimo le tre? Ahahah” Neanche il tempo di fare la battuta altre dieci volte e Sergione è già in pantofole sul divano che fa ciao ciao. Presidente non a caso.

Nel frattempo, Gianni Morandi si gode il festival come fosse una normale giornata a Monghidoro: saluta tutti, parla con gli addetti ai lavori. Dopo qualche ora ha persino spazzato il palco dell’Ariston.

Mr. Rain, nonostante l’evidente discendenza da Lurch (quanto va di moda quest’anno la famiglia Addams!) ha trovato il modo per non esibirsi mai dopo la mezzanotte: bambini sul palco. Furrrbone!

Indovinello: Pelù ruba una borsa ad una vecchietta. Amadeus deve risolvere uno sclero in diretta. Però non è Sanremo 2020. Che cos’è?

Ultimo (cit.) dubbio: Ariete e Madame non cantano la stessa sera perché sono la stessa persona? Quesiti gemellari su Rieducational Channel!

8 febbraio 2023SECONDA SERATA dai che va bene

Apre la serata Will. Buono solo per il Fantasanremo. Da notare che c’è proprio un settore partecipanti di quest’anno buono solo per il Fantasanremo ma con canzoni dimenticabili, composto da Sethu, Will, Olly, LDA, che salgono e scendono nella classifica del Fantasanremo a serate alterne (ma Sethu si rivelerà campione assoluto raggiungendo il secondo posto in classifica finale);

Ma basta con la gara oh, è presto (circa le 21.20). E allora facciamo entrare un trio inedito. La maestria di Massimo Ranieri, la scioltezza di Gianni Morandi, EEEEEËËËEEËëËeËHHHHhh di Al Bano;

Per la rubrica Trend Moda Sanremo 2023: Paola & Chiara sono pronte per la cottura al cartoccio. Shari invece ci propone “eleganza nella preistoria” (spoiler: non c’era eleganza nella preistoria).

Lo stilista si chiama Domopak (foto dal sito di Vogue Italia)

Presentatori + Francesca Fagnani: il cringiometro® è stato spesso attivo. Tempi comici totalmente ad cazzum (della Fagnani, mi spiace) e palesi tentativi di recupero ogni 2×3. Fagnani probabilmente non nel suo.

Ma come sempre l’Ultimo (cit.) dubbio: Morandi e Amadeus spesso si parlano sopra. Possibili motivi:
1. Morandi è anziano e si perde, ma si vogliono bene;
2. Morandi odia Amadeus;
3. Amadeus parla sopra di default, ma si vogliono bene.

9 febbraio 2023TERZA SERATA cantanti come se piovesse

Achille Lauro in faccia ha tatuato scritte e cuori trafitti, Rosa Chemical la sua data di nascita, io ho deciso invece di tatuarmi il mio IBAN (bonificatemi). E tu, cosa ti tatuerai in faccia?

Gianluca Grignani porta sul palco lo yin e lo yang: fa tanti punti per il Fantasanremo ma poi interrompe volontariamente l’esibizione per problemi tecnici. Falco a metà.

Tananai si è comportato bene ed è diventato un cantante vero.

Ultimo (cit.) quesito: sapremo chi sono i big A e M che si sono lanciati l’acqua dietro le quinte? E quanto c’entra il fatto che Elodie sia uscita umida sul palco? Che stava in mezzo? Divisori di big convincitori che non serve litigare, su Rieducational Channel!

10 febbraio 2023QUARTA SERATA coverizzami tutta

Capita veramente di rado che su 28 cover, 26 siano state belle o divertenti o emozionanti, ma sicuramente capita molto spesso nella vita che le uniche due veramente INDEGNE siano arrivate in top five.

È stato carino da parte di Eros Ramazzotti invitare Ultimo al suo show. Ah è Ultimo quello in gara? Comunque poi Ramazzotti si scorda le parole della sua stessa canzone. Gocce per la memoria.

Alle generazioni che verranno racconteremo intorno a un fuoco ciò che è successo nei minuti successivi. Cominciò tutto quando un pizzetto canuto fece capolino davanti agli orchestrali. Beppe Vessicchio, non previsto per questa edizione, era tornato a dirigere in gran segreto. Gianluca Grignani iniziò a cantare per fatti propri senza musica, andò a prendere Arisa su per le scale come un cucciolo che ha paura di scendere e a poco a poco finirono in platea, dove cercarono di far cantare il direttore di Rai 1 (Stefano Coletta), cantarono diecimila volte il ritornello e ci regalarono la frase dell’anno: “Abbiamo fatto un casino, Gianlù” adattabile a qualsiasi contesto. Nel frattempo Vessicchio e Melozzi dirigevano insieme con una sola bacchetta. Ah, dovevano semplicemente cantare Destinazione Paradiso, ma sono finiti direttamente nell’olimpo dei momenti memorabili della tv di ogni tempo.

Giorgia ed Elisa ci fanno impallidire. Regine indiscusse.

E ora, in mondovisione dall’aula Paolo VI, benvenuti al Concerto di Natale in Vaticano. Canta Marco Mengoni e coro gospel con Let it be! Ah è Sanremo? Scusate non avevo capito.

Non si sapeva con chi far cantare Anna Oxa perché praticamente non parla più con nessuno (cit. Il diavolo veste Prada) e allora gran genialata: canta se stessa con se stessa e un musicista che non canta. La proverbiale autoreferenzialità della cantante barese ha fatto il giro quasi completo, manca solo che si intervisti da sola e che litighi con se stessa.

Quest’anno tutti si danno la mano in aria (Winx, la tua mano nella mia…).

Ultimo (cit.) pensiero: quante possibilità c’erano che i Cugini di Campagna arrivassero 22esimi per 2 serate di fila e ottenessero 22 punti al Fantasanremo? Cabalisti di tutto il mondo, unitevi, 22 per 2 fa 44 più altri ventidue 66 terno secco sulla ruota di Genova e svoltiamo la nostra vita.

Arriviamo al venerdì stremati, ma allo stesso tempo sappiamo che sta per finire tutto e vorremmo ricominciare da capo. Vogliamo una serata cover fatta così ogni venerdì, ce la meritiamo!

12 febbraio 2023 SERATA FINALE – Ci vuole un fisico bestiale

I Depeche Mode ci onorano della loro presenza come superospiti con un ritorno bello da mozzare il fiato, Ghosts Again. Ma purtroppo i Depeche Mode non sono italiani, quindi a loro vengono fatte cantare due canzoni, tutti gli altri ospiti concerto intero. L’anno prossimo spacciamo Dave Gahan per Pupo e facciamoli tornare (Dave perdonami, ma ci somigli, è per una giusta causa).

Ma ripensandoci questa è la finale degli amori passati e presenti, Chiara Ferragni e Fedez, Fedez e Rosa Chemical, Gino Paoli e Ornella Vanoni, Gianni Morandi e Anna, Coma e Cose.

Salmo canta Zucchero. È stato un momento carino? Sì. Potevamo farne a meno? Sì.

Come da tutti ipotizzato dalla prima sera, vince Mengoni. Ma in realtà è stato solo un pretesto affinché alle 2.30, dopo cinque serate infinite, cantasse le parole questa è l’ultima canzone poi la luna esploderà, perché pure la luna era ormai arrivata al limite della sopportazione;

Ma sì portiamo due canzoni smielate per due anni di seguito all’Eurovision, sia mai che si fossero fatti un’idea troppo moderna dell’Italia dopo i Maneskin (edit. alla data attuale, Mengoni ha dichiarato che potrebbe cambiare canzone. Staremo a vedere…).

BASTA CON QUESTO TELEVOTO, dal terzo al quinto posto è stato uno scempio, BASTA CON IL SUFFRAGIO UNIVERSALE! E ora torniamo ai giorni nostri…lo vogliamo dire chi è veramente sopravvissuto a questo carrozzone, a cui attingiamo ogni anno per prenderla con leggerezza?

Fuori dal coro

E infine, ecco le frasi veramente brutte e veramente belle delle 28 canzoni in gara:

VERAMENTE BRUTTE

Ormai nemmeno facciamo l’amore, direi piuttosto che facciamo l’odio – Lazza, Cenere

Mah, io direi che qualche anno fa Elio e le Storie Tese avevano portato proprio a Sanremo Vincere l’odio, che era esattamente il contrario di Perdere l’amore. Un altro livello.

Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro – Mr. Rain, Supereroi

Direttamente dalla Smemo delle medie.

Due martelli anche se non battevamo chiodo (…) All’inizio era una pacchia come Frank Sinatra con la mafia (…) Siamo stati due coglioni infatti funzioniamo in coppia (…) Anche morire giovani non puoi più perché adesso c’hai la family e dipende da te – Articolo 31, Un bel viaggio

Bonjour finesse…

VERAMENTE BELLE

Ti ho rivisto dopo tanto tanto tanto tanto tempo e come previsto tu eri tanto tanto tanto tanto bello come un tempo – Madame, Il bene nel male.
Un reiterare semplice in cui è racchiusa tutta l’inevitabilità di un’attrazione. Efficace.

Ma io lavoro per non stare con te. Preferisco il rumore delle metro affollate/ dei cantieri infiniti a quello del mare – Colapesce e Dimartino, Splash
In mezzo a tante frasi d’amore, questo cinismo è acqua fresca in cui tuffarsi (splash!), e i due ci invitano a farlo mentre strizzano l’occhio al Maestro Battiato, ovviamente.

Essere veri quanto può far male, quando non è concesso litigare dopo sei anni di diapositive, per non deludere le aspettative (…) se mi dimentico me, com’ero quando l’orgoglio era ancora intero – Coma_Cose, L’addio
Qui invece parliamo sì di amore, ma mai così realistico. I due, che avevano già partecipato anni prima, esorcizzano quanto gli è successo dopo, una crisi personale di coppia nel bel mezzo del momento più fortunato della loro carriera, e come l’hanno vissuta. Onesti.

… e quindi, Cosa resterà?

L’attesa stessa di Sanremo…2024!
Mitigata dall’Eurovision e il suo ipnotizzante metodo di votazione. Vi aspetto al varco.

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Una risposta a "Que reste-t-il de notre SANREMÒ ovvero sono passati solo due mesi e ci siamo già dimenticati tutto"

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  1. Questa volta ti ho dato four stars ma solo perché alcune cose proprio non le capisco, non le conosco, non le ho viste, forse dormivo!
    Sanremo è pop, io sono boomer o forse snob, ma mi annoia come il calcio o la formula1.
    Quindi le +4 stelle al tuo articolo, come al solito divertente e ben inquadrato.
    -1 allo spettacolo canoro.
    baci alebici

    "Mi piace"

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