Ritorna Chevin e il suo diario. Il giovane virgulto della razza padana riporta le sue impressioni sulla sagra dei Santi. Il post in origine è stato pubblicato su http://forum.thetop.it/viewtopic.php?t=1924&postdays=0&postorder=asc&start=0 ed è opera di fantasia.
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Caro diario,
oggi mio papà mi ha portato alla sagra dei Santi a XXX. C’era anche il suo amico Lomeo che di lavoro fa il bancarellaro al mercato e da un po’ di tempo fa finta di essere cinese. Per far fronte all’invasione gialla, Romeo ha sfoderato una tattica infallibile, dichiarando ‘Devento cinese anca mi. Ze qualche setimana che vago dormire coe moete ai angoi dei oci. E go anca imparà el cinese: Venite belle signole, gualdate qui quanta bella loba, neanche lubata la tlovate a questi plezzi!’
[trad.: ‘Ho deciso di diventare cinese. Già da qualche settimana vado a letto con le mollette che mi tirano gli angoli degli occhi. E ho anche imparato il cinese.]
Meo mi fa tanto ridere quando mi parla con la elle: ‘Ciao lagazzino, io sono Lomeo e ho tlentatle anni, tu chi sei?’ Mio papà all’inizio non capiva e gli ha chiesto ma perchè parli così. E allora lui gli ha spiegato: ‘Calo mio, il futulo è dei cinesi, bisogna plepalalsi…’ Mio papà che i cinesi non gli sono simpatici sulle prime non gli piaceva ma poi ha lasciato perdere e adesso ci scherza su: ‘Uè Lomeo, come bùtea a Oncong?’
La sagra dei Santi è antica dice mio papà, così antica che quando lui era piccolo suo nonno lo portava e gli diceva che ci era stato da piccolo e aveva incontrato Giulio Cesare. E io allora gli ho chiesto se c’era speransa di vedere almeno le impronte di Giulio Cesare sull’asfalto. ‘No’ ha detto lui ‘hanno riasfaltato da poco.’
C’erano le solite cose: giostre, bancarelle, banchetti delle tre carte e tanti marocchini. E io allora ho chiesto al mio papà se tutti ‘sti marocchini erano stati portati qua come schiavi da Giulio Cesare dopo che aveva conquistato l’Africa. ‘No’ ha detto lui ‘quelli Giulio Cesare li ha rimandati indietro subito, appena ha capito che non avevano niente voglia di lavorare. Questi sono arrivati da poco per colpa della globalisassione che l’hanno voluta i comunisti per fare i loro intaressi, ma adesso glie la facciamo vedere noi.’
Ma la cosa più bella che ho visto alla fiera è stato uno che vendeva un siroppo che fa passare la forfora, l’alito cattivo, i calli, le emorroidi e a qualcuno ha fatto anche ricressare i capelli. E c’era uno che lo scoltava che gli ha detto: ‘Vero capo, funsioneo anca come viagra?’. Ho guardato mio papà così ‘?’, ma lui ha fatto finta di niente e allora Lomeo mi ha fatto l’occhiolino e mi ha detto dopo ti spiego. E il venditore di siroppo allora gli ha risposto: ‘La siensa non si è ancora pronunciata ufficialmente, ma sono in corso le sperimentassioni. Ma posso già anticipare, in esclusiva a questo illustre pubblico, che nei nostri modernissimi laboratori di Arzercavalli ha funsionato con i sorzetti.’
E insomma questo signore era bravissimo a parlare che la gente si fermava tutta lì davanti incantata a scoltarlo. E c’era uno che diceva: ‘El ze pì bravo de quei che vende tecie in teevision.’
E un altro, più istruito, che diceva: ‘Eh sì ciò, si vede che ha studiato comunicassione e marchetin.’
E un altro ancora che diceva: ‘El ze cussì bravo che podarissimo metarlo a vendare i bot ai tedeschi. In siè mesi sistememo el debito, el deficit, l’inflasion e anche el spred! E i ispetori del FMI ghe demo ‘na peada nel dadrio!’
‘Ha ploplio lagione, potlebbe tolnalci comodo’ ha detto allora Lomeo ‘adesso che il nostlo plesidente del consiglio non liesce più a vendele patacche come una volta.’
E così prima uno dopo un altro e dopo un altro ancora hanno cominciato a tirare fuori i soldi e a crompare questo siroppo speciale che in pochi minuti ha fatto su un fracco di soldi. E io allora ho detto al mio papà: ‘Crompiamolo anche noi che magari mi fa venire giuste le operassioni di aritmetica.’ E lui invece di cromparmelo mi ha dato una sberla e mi ha detto: ‘Studia, sucòn!’
Il banchetto dopo del venditore del siroppo speciale c’era il banchetto di quelli con la bandiera della marijuana. Ti ricordi, caro diario? Ti avevo già raccontato che li ho visti quella volta che siamo andati a Venessia. Beh insomma, c’erano anche loro in sagra ma non vendevano siroppi speciali. C’era uno che parlava e parlava per vendere il federaismo ma io non ho capito se te lo vendevano drento a butiliette, bussolotti o a fettine come la mortadella. Però ho capito che funsiona come lo siroppo che risolve un fracco di problemi. Ma non problemi di calli e di forfora e quelle robe lì, questo serve per naltro tipo di problemi e infatti quello che lo vendeva continuava a dire: ‘Basta puttane! Basta negri! Basta drogati! Basta mussulmani! Basta culattoni! Basta zingari! Basta tasse! Basta Roma!’. Cioè, con due cucchiaini o due fettine, non ti so dire, di questo federaismo si risolvono tutti questi problemi. Ma bisogna prenderli tutti i giorni i due cucchiaini, almanco così ho capito io.
E allora glie l’ho detto al mio papà: ‘Almanco questo me lo crompi? Così pariamo via la mia professoressa di matematica che viene da Avellino e mi dà sempre quattro.’ Niente, mi ha guardato male e non me l’ha crompato. E invece mi ha crompato il sùcaro filato e le straccaganasse che non servono a niente per i problemi di forfora, di calli e di marocchini.
Delle volte io il mio papà propio non lo capisso. Ma a lui questo non l’ho mica detto perchè fra poco nevica e mi ha promesso che se sto buono mi porta a siare.
Passo e chiudo.
Mi sa che la razza padana ormai non se la fila più nessuno, a parte i nostalgici.
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chevin! mi mancavi tanto!! 🙂
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Kevin, beata gioventù… Ma ci fai o ci sei? magari resti piccolo di età e di comprendonio come qualcun altro, sensa fare nomi! però se resti piccolo a te non te la danno mica la scheda elettorale… speriamo!
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