Pochi scambi di titoli in questo bimestre, ma tutti in rialzo.
Riccardo Finelli – Con i binari tra le nuvole. Cronache dalla transiberiana d’Italia – NEO. Edizioni
Basterebbe l’immagine evocata da “il west degli orapi” per far amare questo libro. C’è molto di più. C’è la scoperta di un territorio meraviglioso e selvatico, c’è la bravura dell’uomo nel costruire una ferrovia che era una sfida tecnologica ma anche rispetto dell’ambiente, c’è anche la dolorosa testimonianza di come abbiamo mandato a ramengo un modo di intendere la socialità e i rapporti umani, sacrificandoli all’altare della (presunta) velocità e della modernità. Certo, nessuno può pensare oggi di impiegare 4 ore per andare da A a B quando ce ne puoi mettere 2, ma un Paese civile degno di tale nome ha il dovere di valorizzare un sistema di trasporti che è soprattutto rispetto del territorio, del tessuto sociale, della memoria e, in buona sostanza, di noi stessi.
Gloria Spessotto e Sandro Travaglia – Missing: scomparso – Mobydick
Bertrand Charlton scompare senza lasciare traccia in una mattina di aprile. Per cercarlo, si mobilita una task force di amici, colleghi, persone che lo conoscono in diversi contesti sociali. Dalle loro parole e dalle loro azioni emerge ogni aspetto della personalità del professore, con chiari riferimenti al nostro passato recente con sconfinamenti internazionali. L’assenza del professore è anche il pretesto per accennare a molti argomenti (anni di piombo, rapporti familiari, amicizia e altro ancora). Un romanzo locale a respiro globale.
Andrea Camilleri – La rivoluzione della luna – Sellerio
Il Maestro ama le donne. Chissà quali meravigliosi esempi di donne ha avuto e ha intorno a sé per scrivere ritratti femminili così intensi. Le donne di tutti, ma proprio tutti i romanzi di Camilleri che ho letto finora, emergono per qualità superlative che applicano nel bene e anche nel male. Che siano testimoni, amiche, aiutanti o assassine, a tutte il Maestro riconosce sempre intelligenza e maestria nel parlare e nell’agire, sono “mastre d’opira fine” (tranne che quella lagnosa rompipalle della fidanzata di Montalbano, una sciapita senza speranza). Eleonora De Moura è un personaggio indimenticabile, pragmatica e dolce, decisa e umana, intelligente e, manco a dirlo, bellissima. Un romanzo femminista scritto da un uomo. Che si può volere di più? Andrea, I love you.